HACKATHON CAMP 2022, IN SARDEGNA LA FASE CONCLUSIVA DEL PROGETTO RURAL WORLDS

ALGHERO, 07.09.2022 - 46 studenti, 24 atenei tra cui l’Unimol e 11 Regioni, oltre agli imprenditori agricoli e ai professionisti di vari settori, questi i numeri del più grande hackathon agricolo d'Italia, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e organizzato dalla Rete Rurale Nazionale in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Agricoltura e i partner (Regioni, Università, Imprese agricole, Associazioni). 
Quattro giorni di formazione (5-8 settembre), confronto, elaborazione e condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche tra chi si occupa di sviluppo rurale. Il progetto, di cui la Regione Molise è partner da 5 anni, ha lo scopo di favorire l'acquisizione di competenze chiave e sperimentare nuovi strumenti didattici che permettano ai giovani di lavorare insieme alle Istituzioni e alle Università sui problemi concreti delle aziende, sviluppando la capacità di problem solving e l'orientamento all'innovazione.
I 5 studenti della facoltà di agraria dell’Università degli Studi del Molise, guidati dal professor Angelo Belliggiano, sono stati selezionati a seguito dei un percorso di formazione online previsto dal progetto. 

  • La prima visita aziendale dell'Hackathon 2022 è presso la cantina Santa Maria La Palma, 60 anni di storia per una delle cooperative più grandi della Sardegna. 280 soci che hanno trasformato una zona  paludosa nella terra del vino DOP. Un esempio di cooperazione che ha portato ricchezza a tutto il territorio sardo.
  • La seconda visita aziendale si è svolta presso l’azienda della famiglia Porcu, fortemente orientata al benessere animale e alla sostenibilità. Hanno deciso di allevare le loro 550 pecore senza l'uso di antibiotici e pesticidi nei pascoli.
  • L’ultima visita si è tenuta presso l'azienda agricola della famiglia Fois, ad Alghero, con oltre un secolo e mezzo di storia. Dal 1855, passando di padre in figlio, ha portato avanti un processo di innovazione che nel 2000 ha portato alla nascita dell'Accademia Olearia, particolarmente attenta alla salvaguardia dell’ambiente: dall’utilizzo di fonti energetiche alternative, all'impiego degli scarti di lavorazione delle olive (il nocciolino) per produrre l’acqua calda per il riscaldamento dello stabilimento.